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Magdalena Kožená piosenki

Utwory wykonawcy:

Ah! mio cor! schernito sei!

Ah! mio cor! schernito sei! Stelle! Dei! Nume d'amore! Traditore! T'amo tanto; puoi lasciarmi sola in pianto, oh dei! perché? Ma, che fa gemendo Alcina? Son reina, è tempo ancora: resti o mora, peni sempre, o torni a me. 

Dopo notte, atra e funesta

Dopo notte, atra e funesta, splende in Ciel più vago il sole, e di gioia empie la terra. Mentre in orrida tempesta il mio legno è quasi assorto, giunge in porto, e'l lido afferra. 

Lascia ch'io pianga

Lascia ch'io pianga mia cruda sorte, e che sospiri la libertà. Il duolo infranga queste ritorte, de' miei martiri sol per pietà. 

Non so più cosa son...

Non so più cosa son, cosa faccio... or di fuoco, ora sono di ghiaccio... ogni donna cangiar di colore, ogni donna mi fa palpitar. Solo ai nomi d'amor, di diletto mi si turba, mi s'altera il petto, e a parlare mi sforza d'amore un desio ch'io non posso spiegar!...

Oh del mio dolce ardor...

PARIDE Oh del mio dolce ardor bramato oggetto, bramato oggetto. L'aura che tu respiri, alfin respiro, alfin respiro. Ovunque il guardo io giro, le tue vaghe sembianze amore in me dipinge: il mio pensier si finge le più liete speranze; e nel desio che così m'em...

Parto ma tu ben mio

SESTO Parto, ma tu ben mio, Meco ritorna in pace; Saro qual piu ti piace; Quel che vorrai fato. Guardami, e tutto oblio, E a vendicarti io volo; A questo sguardo dolo Da me si pensera. Ah qual poter, oh Dei! Donaste alla belta. 

Piangerò la sorte mia

Piangerò la sorte mia sì crudele e tanto ria finché vita in petto avrò. Ma poi morta d'ogn'intorno il tiranno e notte e giorno fatta spettro agiterò. 

Ridente la calma

Ridente la calma nell'alma si desti Né resti più segno di sdegno e timor. Tu vieni frattanto a stringer mio bene Le dolci catene sì grate al mio cor. 

Scherza infida

Scherza infida in grembo al drudo. Io tradito a morte in braccio per tua colpa ora men vo. Ma a spezzar l'indegno laccio, ombra mesta, e spirto ignudo, per tua pena io tornerò. 

Tornar voglio al primo ardore

Tornar voglio al primo ardore, Perché il chiede, La mia fede E l'effige il mio dover. E così nel petto il core S'unirà con gran diletto, La mia gloria, e il tuo piacer.