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Joyce Di Donato piosenki

Utwory wykonawcy:

Ah! mio cor! schernito sei!

Ah! mio cor! schernito sei! Stelle! Dei! Nume d'amore! Traditore! T'amo tanto; puoi lasciarmi sola in pianto, oh dei! perché? Ma, che fa gemendo Alcina? Son reina, è tempo ancora: resti o mora, peni sempre, o torni a me. 

Cara speme, questo core

Cara speme, questo core tu cominci a lusingar. Par che il ciel presti favore i miei torti a vendicar. 

Cieca notte, infidi sguardi

Cieca notte, infidi sguardi, spoglie infauste, insano core, voi tradiste una gran fè. Rio sospetto, occhi buggiardi, empio amico e traditore, ogni ben rapisti a me! 

D'amor al dolce impero

D'amore al dolce impero natura ognor soggiace. Dov'è quell'alma audace che non apprezzi amor? Chi misero non sente la fiamma sua possente, di smalto ha il core in petto, o mai non ebbe cor. 

Da tempeste il legno infranto

Da tempeste il legno infranto, se poi salvo giunge in porto non sa più che desiar. Così il cor tra pene, e pianto, or che trova il suo conforto torna l'anima a bear. 

Dopo l'oscuro nembo...

NELLY Dopo l'oscuro nembo Il Ciel sperai seren, E al mio tesoro in sen Goder la calma. Ma così bella speme Va rapida a sparir! E al primo suo martir Ritorna l'alma! Parte, e poi riede il sol Di luce a sfavillar... E a me non sa tornar L'amato oggetto! 

Dopo notte, atra e funesta

Dopo notte, atra e funesta, splende in Ciel più vago il sole, e di gioia empie la terra. Mentre in orrida tempesta il mio legno è quasi assorto, giunge in porto, e'l lido afferra. 

Giusto Ciel, in tal periglio

L'ora fatal s'appressa. Vincer giova, o perir. Volte tranquille e tetre asilo della morte, Voi che ne proteggete, e di vostr'ombre Ne coprite, se mai de' Greci il fato Tradisse i sforzi lor... deh!... profondate. Fra le vostre ruine, Di sue vittime in cerca,...

Non so più cosa son, cosa faccio...

Non so più cosa son, cosa faccio... or di fuoco, ora sono di ghiaccio... ogni donna cangiar di colore, ogni donna mi fa palpitar. Solo ai nomi d'amor, di diletto mi si turba, mi s'altera il petto, e a parlare mi sforza d'amore un desio ch'io non posso spiegar!...

Numi! Lasciarmi vivere

Numi! Lasciarmi vivere per darmi mille morti, è questa la pietà? 

Parto ma tu ben mio

SESTO Parto, ma tu ben mio, Meco ritorna in pace; Saro qual piu ti piace; Quel che vorrai fato. Guardami, e tutto oblio, E a vendicarti io volo; A questo sguardo dolo Da me si pensera. Ah qual poter, oh Dei! Donaste alla belta. 

Pensieri, voi mi tormentate

Pensieri, pensieri voi mi tormentate. Ciel, soccorri ai miei disegni! Il mio figlio fa che regni, e voi numi il secondate! Pensieri, pensieri voi mi tormentate. Quel ch'oprai è soggetto a gran periglio creduto Claudio estinto, a Narciso, e a Pallante...

Riedi al soglio

Riedi al soglio: irata stella Se ne chiuse a te il sentiero, Pura fede, amor sincero Ti richiama al tuo splendor; Non più affanni in me non sento, Ah felice appieno io sono, Se serbai la vita, il trono All'amato genitor. Deh circondatemi Miei cari oggetti! Vo...

Sta nell'Ircana pietrosa tana

Sta nell'Ircana pietrosa tana tigre sdegnosa, e incerta pende, se parte, o attende il cacciator. Dal teso strale guardar si vuole; ma poi la prole lascia in periglio. Freme e l'assale desio di sangue, pietà del figlio; poi vince amor. 

Svegliatevi nel core

Vani sono i lamenti; è tempo o Sesto omai di vendicare il padre: si svegli alla vendetta l'anima neghittosa, che offesa da un tiranno invan riposa. Svegliatevi nel core, furie d'un'alma offesa, a far d'un traditor aspra vendetta. L'ombra del genitore accorre...

Tu preparati a morire

Tu preparati a morire, se mentire ti vedrò! Se la bella m'ha ingannato, disperato io morirò. 

Verdi prati

Verdi prati, selve amene, perderete la beltà. Vaghi fior, correnti rivi, la vaghezza, la bellezza, presto in voi si cangerà. Verdi prati, selve amene, perderete la beltà. E cangiato il vago oggetto, all'orror del primo aspetto tutto in voi ritornerà.